Mago Tric e Trac!
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Il mio curriculum |
Sono ormai più di 20 anni che il Mago Tric Trac, per l’anagrafe Mario Fasson, si diletta in giochi di magia e animazione di bambini delle più svariate nazioni e colore della pelle.
Tutto è iniziato quando durante il periodo degli studi conobbi un salesiano, il Mago Sales, che ci divertiva con spettacoli di magia, e così un po’ per gioco e un po’ per lavoro, ho maturato esperienze importanti e appreso qualche trucco da artisti e prestigiatori come Arturo Brachetti, Sales, Silvan, Alexander, Berry e molti altri.
La mia esperienza l’ho portata in Brasile, dove ho vissuto per circa due anni all’interno di un ospedale come volontario dell’Operazione Mato Grosso di Torino.
Portare la magia e l’allegria in realtà di sofferenza è stata ed è tuttora un momento di forte emozione e di intensa gioia per me.
Il lavoro che ho intrapreso mi consente di portare dei momenti di felicità anche negli ospedali, nei padiglioni pediatrici per poter anche per poco alleviare la sofferenza dei bimbi che incontro.
Donare un sorriso non costa nulla ma può cambiare la vita di chi lo riceve!
La mia Magia...
Qui in Italia ho potuto tradurre la mia esperienza d’animatore, giocoliere, illusionista, anche a livello educativo, lavorando all’interno di una Comunità’ con ragazzi “a rischio”, in C.S.T. (Centro Socio Terapeutico) e C.S.F. (Centro Socio Formativo) con persone portatori di handicap, in istituti per anziani e nelle corsie degli ospedali.
Ho notato quanto è importante il coinvolgimento delle persone in attività ludico-artistiche facendole partecipi dei miei spettacoli, che non vogliono essere una rappresentazione puramente di bravura, ma di coinvolgimento al gioco con colonna portante l’allegria, dove si susseguono giochi di colori e svariati protagonisti, in pratica le persone del pubblico.
Nel mio spettacolo, di circa un paio d’ore, trasporto con me i bimbi in un mondo di magia e fantasia dove assieme si creano dei giochi e delle gag.
Attraverso il gioco inoltre, ho notato che è possibile sensibilizzarli alla mondialità per educarli alle problematiche sociali.
Lo stupore di assistere in prima persona allo spettacolo crea una “disintossicazione” dalla televisione dove si è sempre e solo spettatori.
Parte principale la fanno i bimbi che assistono, i quali sono chiamati ad intervenire e prendere parte ai vari numeri di magia che si alternano a musiche durante le quali prendono forma via via delle sculture con i palloncini che sono donate agli intervenuti e si dà al bimbo la possibilità di “sprigionare” la sua fantasia sulle varie figure che vanno di volta in volta creandosi dalle mie mani
Per creare un’atmosfera gioiosa e di gioco con i bimbi, i “trucchi” non hanno i connotati che si richiedono per un pubblico adulto, in quanto la pedagogia dei bimbi suggerisce dei giochi dove i colori e gli scherzi, abbiano un ruolo fondamentale per stimolare la loro fantasia e il loro divertimento.
Per fare tutto ciò, e per creare quel clima, si utilizzano delle semplici coreografie, attraverso l’uso di cappelli colorati, oggetti e giochi magici che prendono vita e che servono per ottenere l’effetto voluto.
Si dà così importanza e si accentuano le caratteristiche del bimbo che partecipa al gioco e che diventa parte attiva come “spalla” del prestigiatore.